
ALESSANDRIA - "Vogliamo solo poter accudire i nostri animali" era stato il monito dei volontari dell'Associazione Panciallegra,
dopo lo "sfratto" di una quarantina di gatti dalla struttura di via Monteverde al gattile sanitario comunale, dopo un controllo di Asl e Carabinieri che non avevano ritenuto "idoneo" il rifugio di Panciallegra. L'associazione aveva chiesto però di poter vedere e trascorrere del tempo con i propri gatti, attraverso una
petizione rivolta direttamente al primo cittadino.
Ora a rispondere sulla vicenda è l'assessore al Welfare Animale
Maria Teresa Gotta. Il 19 febbraio scorso il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute – Nas di Alessandria - ha verificato le condizioni generali del Rifugio di via Monteverde e ha disposto “
il sequestro amministrativo di trentasette gatti di varie razze” e il loro trasferimento per “la
custodia giudiziale presso il gattile sanitario del Comune di Alessandria” dove sono stati “lasciati in affidamento all’associazione Ata che lo gestisce”. I responsabili sanitari dell’Asl, avendo trovato i gatti
privi di libretti sanitari, hanno indicato all’Ata di isolarli dagli altri. "I veterinari dell’Asl, gli unici che, per legge, possono verificare le condizioni di salute degli animali sotto sequestro, li sottopongono a costante monitoraggio" ha spiegato l'assessore, che si è anche recata nella struttura comunale per verificare la condizione degli animali e l'attività dei volontari.
“Stiamo lavorando affinché – dice la Gotta - si possa, al più presto, trovare la soluzione che maggiormente tuteli il benessere dei gatti.
Abbiamo verificato, presso Carabinieri e Asl, la possibilità che fossero affidati agli associati di Panciallegra ma, trattandosi di ‘sequestro amministrativo’, tale tipo di soluzione non è stata possibile”. “I volontari dell’Ata - ha proseguito l'assessore - per questo, si sono trovati ad affrontare una situazione di emergenza che stanno gestendo con passione e competenza. L’amministrazione comunale non può disporre il dissequestro dei gatti ma prosegue il proprio costante impegno nella volontà, che auspica sia comune e condivisa, di collaborare, tutti, per giungere al più presto alla soluzione della vicenda”. “
Dobbiamo – conclude – superare sterili polemiche che rischiano solo di confondere e distrarre da ciò che realmente, tutti, abbiamo a cuore, ossia la salute e il benessere dei gatti”.